Un manifesto, una ricetta del pensionamento

Tempo fa, mentre surfavo nel web, mi sono imbattuta in un interessante articolo di Fritz Gilbert sul tema pensioni. Visito il sul suo blog “The Retirement Manifesto” da anni e trovo sempre interessanti spunti.  Mi sono imbattuta in un’espressione molto divertente e intuitiva “making lemonade out of lemons”, fare la limonata con i limoni, che figurativamente vuol dire trarre il meglio da quello che si ha a disposizione. Così ho fatto un’immediata associazione di idee con quello che ho imparato già nel mio primo anno da pre-pensionata.

Ricetta gourmet per la pensione

Ecco una ricetta gourmet su come fare la limonata con i limoni 😉, sulla scorta delle lezioni apprese durante questo percorso. Ecco quindi le indicazioni su “come trovare la strada che porta ad una sfavillante vita in pensione, lasciandosi alle spalle la prima fase di ansia e smarrimento, partendo dalla riscoperta di noi stessi”. Facile no?

Lezione n° 1: smettere di guardare al passato

Un nuovo inizio, un nuovo cammino verso il futuro, una nuova opportunità per diventare quello che decidiamo di diventare: alla fin fine, la pensione non è altro che guardare in avanti. Pensare al passato, al lavoro, alle riunioni, alle agende di outlook piene di impegni, alla necessità di essere

➡︎ Cosa ho fatto io: ho messo in atto una piccola strategia.

Pur continuando a mantenere i rapporti con i miei colleghi più cari, non appena la mia mente divaga sul mio passato lavorativo, cerco di spostare subito il ricordo sui momenti peggiori per evitare inutili mitizzazioni.

Lezione n° 2: considerare questa fase della vita come un nuovo inizio

E se invertissimo il paradigma? Se invece di vedere il pensionamento come un traguardo, lo guardassimo come il primo giorno del resto della vita?
Mike Drak, blogger di Booming encore, sostiene che in base alle sue ricerche, vi siano due categorie di pensionati, quelli che dopo anni di lavoro tirano i remi in barca e “vanno a riposo”, e quelli per i quali la vita è una continua crescita, sempre alla scoperta di qualcosa di nuovo e di diverso. Questi ultimi sono i cosiddetti “Retirement Rebels”, persone che ascoltano la propria vocina interiore che li sprona ad esplorare, imparare, sperimentare. Per loro sicuramente si tratta di un nuovo inizio.
Non c’è nulla di giusto o di sbagliato nell’appartenere ad una o all’altra categoria, l’importante è capire cos’è meglio per noi.

➡︎ Nel mio caso, la stramaledetta vocina non smette mai di parlare 😊

Lezione n° 3: assumere un atteggiamento positivo e imparare cose nuove

Ciò che può fare la differenza nell’affrontare questo salto nel buio, per chi non l’avesse pianificato in anticipo, è la capacità di adattarsi con positività alla nuova situazione di vita. Visto che gran parte dei nostri problemi sono determinati dal nostro comportamento, cercare di cogliere gli aspetti positivi del pensionamento sarà l’arma vincente.
È sufficiente partire dalle cose semplici, ad esempio cercare di visualizzare due o tre cose che avremmo sempre voluto fare ma non abbiamo mai fatto prima per vari motivi. Mi riferisco a cose tipo suonare uno strumento musicale, imparare a cantare, imparare una lingua straniera, imparare a ballare, a disegnare. Si tratta di fare la limonata con i limoni, saper cogliere il meglio che la vita ci offre, senza perdere assolutamente la nostra identità ma anzi, andandola a riscoprire.

➡︎ Come ho applicato questa ricetta del pensionamento: ho acquistato una macchina tutta mia.

Sì, è proprio così, le mie radici lagunari mi avevano impedito di diventare un’automobilista e il massimo dell’audacia è stato sfrecciare in motorino. Ho fatto molta pratica alla guida, certe manovre ancora non mi riescono benissimo, ma non mi importa. Rimarrò per sempre una grande fan dei parcheggi a pettine!

➡︎ Sto imparando a dipingere con Luciana, mia suocera, una vera pittrice

Ha iniziato come artista en-plein-air e la sua arte si è evoluta nel tempo con linguaggi diversi per approdare all’astratto: ci siamo divertite a copiare una serie di ritratti famosi e grazie a lei e alla sua bravura, ho scoperto di essere molto attratta dalla magia di mischiare e creare colori, linee e sfumature. Conto di continuare questo percorso con la mia maestra preferita!

➡︎ Sto mantenendo vivo l’inglese, con lezioni individuali.


➡︎ Ho ultimato due corsi di storytelling e di social media editing.

➡︎ Conto di seguire alcuni corsi di formazione aggiuntivi sulla rivoluzione digitale e sulla storia della differenza di genere, offerti da Cocooners, una piattaforma multicanale Content and Commerce dedicata ai nuovi seniors.

La ricetta del pensionamento: Making lemonade out of lemons!

Lezione n° 4: imparare dagli altri

“Andare in pensione è come preparare una torta” Fritz Gilbert

Non siamo soli. Le esperienze che ci regalano i doers che hanno superato brillantemente gli ostacoli del pensionamento sono innumerevoli. Si possono fare delle letture interessanti e utili sul tema della transizione, scambiare opinioni con blogger, entrare nel loro network per imparare a riorganizzare la nostra vita dopo il lavoro.

➡︎ Cosa ho fatto io: oltre a seguire varie piattaforme dedicate ai silvers o longennials di cui parlo in un articolo dedicato, ho scelto le letture con cura. Due libri, in particolare, mi hanno spronato a ritrovare lo spirito giusto, “Retirement Heaven or Hell” di Mike Drak e “Keys to a Successful Retirement, staying happy, active and productive in your retired years” di Fritz Gilbert. Li ho letteralmente divorati.

Letture nutrienti, la ricetta del pensionamento

Nel primo libro, il protagonista riesce ad uscire dalle fiamme dell’Inferno di un brusco pensionamento senza scottarsi troppo, per poi conquistare l’agognata meta di una vita in pensione vissuta a mille, il Paradiso appunto. Nel secondo, il focus è maggiormente incentrato sulla fase preparatoria: per l’autore di Keys to a Successful Retirement, prepararsi al pensionamento è come cucinare una torta. Bisogna scegliere la ricetta giusta, misurarne gli ingredienti, mescolarli nell’ordine corretto. Il che vuol dire simulare in anticipo la vita che ci piacerebbe condurre con i giusti mezzi per farlo, valutando possibili rischi e fattori mitiganti. Brillant!

Nonostante la mia storia sia più simile a quella di Mike, considero Fritz il mio retirement coach e seguo regolarmente il suo blog “The Retirement Manifesto”. Fritz è un eccellente comunicatore e storyteller e la sua positività è davvero contagiosa!!!!

La ricetta del pensionamento: Making lemonade out of lemons!

Retirement Heaven or Hell, Which Will you Choose?

L’autore individua nove regole d’oro da tenere a mente per non cadere nella trappola della noia, del vuoto, della mancanza di identità.

Eccole:

  1. Coltivare relazioni sociali.
  2. Mantenersi in buona salute.
  3. Raggiungere un’indipendenza finanziaria.
  4. Riaccendere il senso d’avventura.
  5. Riscoprire la propria spiritualità.
  6. Entrare nelle community di persone con gli stessi interessi.
  7. Sfruttare il tempo il più possibile.
  8. Assumere un atteggiamento positivo.
  9. Scoprire la propria finalità, avere uno scopo.

Questo manuale della vita in pensione è il frutto di una lunga ricerca ed esperienza personale, un percorso sofferto ma a lieto fine, insomma quelle cose che fanno bene e che ti mettono di buon umore. Consiglio di leggere con attenzione il capitolo relativo alla regola numero 9, scoprire la propria finalità, avere uno scopo, perché Mike ci regala un metodo per scoprire che cosa ci rende veramente felici.

Nell’ultima parte del suo libro, Mike incoraggia i lettori a diventare Retirement Rebels, ovvero quei cazzutissimi sessantenni, settantenni, ottantenni che hanno stracciato le vecchie pagine delle regole sull’età e sulla pensione. La bellissima descrizione del loro profilo non vi fa venire in mente qualcuno che già conoscete?

Il profilo dei Retirement Rebels:

  1. Sono fedeli ai loro valori.
  2. Sono orgogliosi ma non troppo per ascoltare e imparare.
  3. Hanno un atteggiamento positivo.
  4. Non accampano scuse legate all’età.
  5. Vedono la pensione in modo diverso dalla maggior parte dei pensionati.
  6. Hanno una spiccata propensione all’apprendimento.
  7. Non hanno paura del fallimento.
  8. Sono molto selettivi nelle frequentazioni (evitano le persone noiose).
  9. Amano la semplicità.

Keys to a Successful Retirement – Staying Happy, Active and Productive in your Retired Years

Le regole d’oro di Fritz Gilbert, riportate nel suo masterpiece “Keys to a Successful Retirement” sono ben 24. Fritz, con un approccio molto pragmatico, ci incoraggia a sceglierne 5 da applicare alla nostra nuova vita.

Fra i gli “ingredienti” per la ricetta di una vita in pensione dolce e cremosa “retirement is like baking a cake”, la pensione è come cuocere una torta, vorrei ricordare quelli che mi hanno riguardato più da vicino:

a) Chiedere aiuto se si hanno delle difficoltà nella fase di transizione dall’attività lavorativa alla pensione. Ci sono molti professionisti che dedicano la loro vita ad aiutare il prossimo, è importante farsi dare una mano.

b) Guardare la tecnologia come un mezzo di crescita: c’è un mondo di opportunità per imparare sempre cose nuove, utilizzando gli strumenti a nostra disposizione.

c) Capire cosa veramente conta per noi, trovare il nostro scopo e investire le nostre energie nel perseguirlo. Questa è la glassa della nostra torta.

d) Non smettere mai di imparare. Coltivare la nostra curiosità e la voglia di esplorare con animo aperto al cambiamento. Fritz crede nella serendipity, nel fare felici scoperte per puro caso. Lasciamo che la serendipità faccia il suo corso portandoci al seguito della nostra curiosità, per poi passare alla scoperta successiva.

In conclusione:

Queste sono le principali lezioni imparate durante il mio primo anno di pensione. Un anno che all’inizio sembrava non voler mai passare e poi è volato fra limoni da spremere e torte da infornare.

Ora tocca a te:

  • C’è qualche lezione che ti ha colpito particolarmente?
  • Vuoi aggiungere uno (o più) ingredienti alla “torta”, per renderla più soffice? 

Raccontami la tua esperienza della pensione con un commento, sarò felice di risponderti.

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