Pensione a 30 anni? Niente di più divertente
Non si annoia il pensionato Pete Adeney, alias Mr. Money Mustache (dal nome del suo seguitissimo blog). Cucinare, fare giardinaggio, le faccende domestiche, tagliare i capelli, suonare la batteria, cimentarsi in lavori di idraulica e di falegnameria, macinare chilometri in bicicletta. Sono solo alcune delle cose che Pete ha imparato a fare in questi 18 anni. Nulla di strabiliante, per carità… se non fosse che di anni ne ha 48. Il famoso blogger, infatti, ha detto addio al suo posto da ingegnere di software a soli 30 anni per dedicarsi interamente alla sua vita.
Avevo già scritto di lui, Mr. Supersparer (Mr. Parsimonia) in un mio articolo precedente e la sua filosofia continua a incuriosirmi. Sarà perché è così distante dal mio mondo, dai valori con cui sono stata cresciuta e dall’ambiente professionale che ho frequentato.
Quando avevo 30 anni, non ricordo esistesse un modello di vita simile al suo cui ispirarsi in Italia: l’avrebbero considerato una bizzarria da invertebrato qualunquista.
Un modello intrigante
E proprio per questo mi intriga. E assieme a me, intriga tantissimi, Tutti i suoi fan, ad esempio, una comunità di “mustacchiani” che lo vedono come un vero e proprio guru di lifestyle; seguono i suoi insegnamenti attraverso il blog, partecipano ai forum di discussione, si scambiano opinioni e consigli su come vivere una vita felice risparmiando su tutto, e in modo eco-sostenibile. Puntano all’ottimizzazione dei loro risparmi, accumulati nel sacro nome della frugalità, per raggiungere l’indipendenza economica e dedicarsi solo a lavori di soddisfazione. Nelle loro convention denominate Mustachian Meetups, condividono esperienze e stratagemmi nel campo della finanza e dello stile di vita, rafforzando così il senso di appartenenza alla community.
Pensione a 30 anni, la critica non manca
Fin da subito, Mr. Money Mustache ha attirato l’attenzione mediatica, scatenando sempre accesi dibattiti, caratterizzati da sentimenti contrastanti: entusiasmo o scetticismo, o bianco o nero. Non ci sono toni di grigio nelle reazioni suscitate da questo modello. Ma MMM non si scompone: d’altra parte, dice, quando si parla di finanza è normale che ci sia sempre chi trova da ridire.
Le grandi testate giornalistiche americane ne hanno parlato dedicandogli uno spazio, un’intervista; la televisione lo ha voluto spesso come protagonista di programmi dedicati alla gestione del denaro e del risparmio. Su Netflix, ad esempio, nel 2022 ha partecipato come coach, assieme ad altri esperti, a: “Get smart with Money”, ovvero “Come gestire al meglio le tue finanze”, un programma molto seguito, in cui Adeney insegnava a una famiglia i segreti per tagliare le spese in modo considerevole e a far fruttare quanto risparmiato. Conti alla mano.
Frugalità, la regola della formichina e abile gestione delle finanze
Pete Adeney, canadese d’origine residente in Colorado, una volta deciso di mettere su famiglia, ha lasciato il lavoro per entrare in pensione a 30 anni, come detto, mettendo in pratica il suo progetto di vita: smettere di lavorare appena possibile per dedicarsi alla famiglia e godersi la libertà.
Una visione innovativa
Nella sua visione, per poter raggiungere questo stato privilegiato non comune, e considerare il lavoro come un optional, da farsi non tanto per una necessità economica ma solo per passione, bisogna agire sue due leve: condurre una vita monacale da un lato, e investire in borsa massicciamente dall’altro. Niente spese superflue, niente barbiere, teatro, cinema, ristorante, niente shopping, orrore! Una strada tutta in salita, quella di Adeney.
L’indipendenza finanziaria non riguarda tanto la libertà dal lavoro, ma ha a che fare con la libertà di svolgere al meglio il proprio lavoro, senza preoccuparsi di dover guadagnare soldi nel frattempo
Grazie al suo blog Mr. Money Mustache, lanciato nel 2011, Adeney ha dato impulso, con il suo autorevole esempio, a un movimento nato anni prima, il cosiddetto FIRE (Financial Independence Retire Early), rendendolo così molto popolare. Secondo i precetti del movimento, l’obiettivo primario di tutti gli individui dovrebbe essere quello di ritirarsi dall’attività produttiva verso i 30 o 40 anni, grazie ad una indipendenza finanziaria ottenuta risparmiando una parte considerevole dei propri guadagni, e investendola in modo dinamico. Avere un elevato livello di cultura finanziaria è d’obbligo. Quindi bisogna studiare, capire gli strumenti finanziari a disposizione e interpretare correttamente le dinamiche del mercato.
Dieci anni per risparmiare
Ci spiega Adeney che il segreto di come si possa risparmiare abbastanza in 10 anni di lavoro per vivere i restanti 70 (più o meno), costruendo una famiglia, facendo fronte all’assicurazione sanitaria, le tasse universitarie, le emergenze è il seguente: spendere molto meno di quanto si guadagna, versando la differenza in fondi indicizzati efficienti. Quando il patrimonio raggiunge 25 volte la spesa annuale, si è liberi di “andare in pensione”.
Le ragioni della scelta di Adeney
Nulla di più distante dalle giornate spaparanzati sul divano, popcorn e copertina davanti al televisore: per Pete Adeney il bello della pensione è quello di potersi dedicare ai propri talenti e a un lavoro che soddisfi le proprie passioni. In un’intervista a Vox dice: “Molto più interessante del sapere ‘come’ sono andato in pensione così presto, è capire “perché” tutti vogliano fare lo stesso. Dopotutto, se guardiamo ai traguardi raggiunti dall’umanità negli ultimi secoli, possiamo arrivare subito al dunque: tutti noi amiamo lavorare. Non ci fermiamo per mangiare e trovare rifugio come fanno le altre specie animali, no, andiamo avanti, sempre di più, e creiamo cattedrali, concerti, razzi spaziali, mappe genetiche… Ma non tutte le professioni sono soddisfacenti, non tutti realizzano opere d’arte o salvano il mondo.
Negli Stati Uniti, ad esempio, circa i due terzi dei lavoratori sono insoddisfatti del loro lavoro e si licenzierebbero, se solo ne avessero l’opportunità. La restante parte vorrebbe magari concedersi un weekend lungo una volta ogni tanto, oppure un mese o due d’estate, se solo avesse la certezza di continuare a ricevere uno stipendio. Sono proprio questi piccoli piaceri che cerco di trasmettere agli altri, quando tento di spiegare cosa significa andare in pensione a quest’età”.
Abbandonare il superfluo fa bene
Non basta, nella visione di Adeney, le persone spendono troppo nel superfluo e investono in beni di consumo in modo sconsiderato, dipingendo lo stile di vita della tipica borghesia americana come “an exploding volcano of wastefulness”, un generatore esplosivo di enormi sprechi. Nel suo blog molti articoli puntano il dito contro l’utilizzo esagerato delle automobili, la bramosia di possedere modelli sempre più nuovi e fiammanti, per i quali molte persone sono disposte a spendere oltre le proprie possibilità, pur di stare al volante dei brand più amati. Che inquinano. Sì perché Mr. Money Mustache è un fervente ambientalista e si batte per il bene del pianeta. “Dimentica i comodi viaggi lunghi in macchina e preferisci a questi una bella camminata!” Come dargli torto?
Il pianeta ringrazia!
Invece di puntare a raggiungere sempre di più, dovremmo elaborare un progetto di vita che abbia come fine quello della nostra felicità, dice Mr. Money Mustache. “Proprio mentre inizierai a comprare meno oggetti per te stesso, il livello di soddisfazione e di felicità nella tua vita crescerà.
Questa è sia la ricetta per ottenere l’indipendenza economica, sia la ragione per cui non vorrai mai stare seduto senza fare nulla, una volta ottenuta la pensione. Perché il lavoro migliora quando ottieni la libertà di scegliere come e quando farlo. E lavorare meglio significa lavorare più forte”.
Secondo il guru della frugalità, il suo metodo è semplice e facile da replicare. Qualche dubbio?
Conclusioni
A parte le perplessità sulla fattibilità della filosofia “mustacchiana” (sarebbe replicabile in Italia con i livelli stipendiali attuali e la pressione fiscale in vigore nel nostro paese? Ha un senso professare una frugalità così estrema, privandosi, a volte, del sale della vita?), ci sono alcuni aspetti che vale la pena evidenziare:
- La rielaborazione dell’idea del lavoro simile ai valori dell’economia della passione, di cui si parla tanto spesso in questi giorni.
- L’interpretazione del pensionamento come fase di sperimentazione e apprendimento di nuove skills in ogni momento della vita.
- Il forte impegno ecologista con un appello a favore di una drastica riduzione del consumo di risorse.
- L’importanza della gestione del bilancio familiare e la comprensione degli strumenti finanziari.
E ora tocca a te:
• Cosa ne pensi del modello proposta da Mr Money Mustache? Dimmi la tua nei commenti.
• Ti sarebbe piaciuto andare in pensione a 30 anni?
Impensabile, a trent’anni avevo davanti agli occhi solo ed esclusivamente la mia professione. Diventare una brava dottoressa (medico non esiste al femminile!!!), arrivare alla specializzazione ecc. Anche ea famiglia è venuta dopo. Tuttavia, vedo che le nuove generazioni non sono più così ossessionate dalla carriera, qualunque essa sia. Buona cosa per non trovarsi al momento della pensione con l’angoscia di perdere il privilegio del sentirsi qualcuno. Lo vedo i molti dei miei colleghi. MMM ha scelto un metodo drastico e difficilmente realizzabile per la maggior parte degli italiani, ma ritengo che anche da ciò ci sia molto, molto da imparare. Soprattutto che ritrovare un po’ di semplicità e riflettere su ciò che siamo e non su ciò che possediamo, possa essere un’ottima strada verso una vita di soddisfazione, se non addirittura felice. Grazie Michaela per darci una mano in questo!
Ciao Serena,
Anche per me sarebbe stato impensabile pensare di lasciare il lavoro e chissà se le regole di Mr. Money Mustache sono così facilmente replicabili da un punto di vista finanziario (mi piacerebbe che qualche esperto di finanza ci desse la sua opinione). Credo che un punto di partenza imprescindibile sia quello di avere un lavoro con uno stipendio altissimo, altrimenti in 10 anni sarebbe difficile accumulare quel che ti basta per la vita, per quanto investito al meglio.
Ma in ogni caso, certi spunti sono molto utili…io mi sono iscritta alla sua newsletter. Sono anni che cerco di essere un pò più frugale e non ci riesco; ma non si sa mai, forse il mustacchiano pensiero potrebbe influenzarmi….
Condivido a pieno la filosofia di MMM!
Devo dire che MMM sta piacendo molto!
Ciao Serena,
A 30 anni ancora ero alla ricerca di un lavoro.
E cmq a me l’abbiate mi è piaciuto molto. Nel lavoro mi sono evoluta. Ho cresciuto due figli da sola. E cmq non avrei avuto le conoscenze per giocare in borsa.
Alla fine posso dire anche ché ho detto dubbi su una vita eccessivamente frugale
Ciao,
Effettivamente la formula del nostro Mr. Money Mustache suscita molte perplessità. La sua modalità è stata molto criticata. In pratica lui non è contrario al lavoro, anzi. Dice che il lavoro è importantissimo, solo che bisogna fare un lavoro che sia consono alle nostre aspirazioni e ai nostri talenti. E lo fa da una posizione di forza….non è dipendente dall’aspetto economico, Sceglie quello che più si adatta a lui.
Sono d’accordo con te, non è facile. Ma penso che un minimo di conoscenza finanziaria possa essere utile a tutti. L’evidenza di quanto spendiamo ad esempio, di dove potremmo risparmiare, studiare come investire meglio i nostri risparmi. Sono tutti suggerimenti importanti. Ma sono d’accordo con te: la frugalità eccessiva non è tanto nelle mie corde-
Grazie per il tuo contributo!
Negli Stati Uniti tantissimi pensionati sono patiti di azioni, listini, opzioni e ci giocano nel tempo libero, ma ci vuole un’abilità non comune per riuscire a moltiplicare le fortune e viverci dai 30 anni in su, magari mantenendo la famiglia. Sono perplessa sul vivere nella frugalità da giovani, mentre trovo più facile essere frugali quando si è più avanti con l’età e le forze non sono più quelle dei ventenni, non voletemene ma a me capita così.
Ciao Luisa,
Grazie per i tuoi commenti. Se penso alla mia esperienza, concordo pienamente sull’aspetto “frugalità”. Ho cambiato completamente le mie priorità da quando sono in pensione, e , non dico di essere frugale, assolutamente no, ma ho preso le distanze da svariate cose materiali che non mi interessano più.
Il nostro MMM deve essere un abilissimo investitore, nulla da dire. Una formula che può piacere o non piacere, certo è per un gruppo di “eletti”.
Grazie per il tuo supporto, sono felice che i miei articoli stimolino la tua curiosità. A presto
Buongiorno a tutti i frequentatori.
Condivido diversi aspetti del mosaico di MMM e ci mancherebbe: libertà da vincoli economico/finanziari, atteggiamento ecologico, lotta agli sprechi ecc.Ciò non costituisce nulla di veramente innovativo nel volere e potere perseguire quegli obiettivi.
È piuttosto la ricetta proposta da MMM che fa riflettere e che mi suscita molti interrogativi a fronte delle certezze sciorinate con scientifico dogmatismo dal nostro baffuto protagonista.
Il punto è innanzitutto culturale e questo è di immediata comprensione: americani vs europei ( noi pure del sud).
Leggendo di frugalità/parsimonia in convivenza con la finanza mi sovviene l’idea protestante (calvinista) che ha dato inizio all’era capitalista.Questo è nel dna di una parte consistente di persone negli States.
Io, come italiano, faccio veramente fatica a quadrare il cerchio come MMM, anche se ,in fin dei conti,sarei estremamente soddisfatto al suo posto, come penso lui sia.
Basta che la sua soddisfazione non passi anche e soprattutto attraverso la notorietà che ha raggiunto con una filosofia che vale solo per lui.
Infatti sapere di finanza e fare bene in finanza è un lavoro duro e anche stressante( non da tutti) e deve pure piacere.Mi pare un vincolo alla libertà.
Io conosco un po’ il mondo della finanza e le sue regole.
È come il mare, a volte calmo a volte burrascoso e non permette distrazioni e/o esitazioni.
Ma se non sei nato per navigare…
Ciao Enrico,
Benvenuto nel Forum di Happy Pensy! Innanzitutto ti ringrazio per il tuo commento e per aver evidenziato un aspetto che è di difficile comprensione. Il connubio “frugalità” e approccio capitalista lascia non poche perplessità. La formula di MMM sembra davvero funzionare per pochi eletti.
A me interessa più che altro far sapere che esistono queste realtà (il movimento FIRE e la filosofia MMM) che possono sembrare davvero molto distanti da noi e dall’approccio europeo. Il tuo commento sulla finanza mi vede molto d’accordo; faccio fatica a immaginare come si possa investire per 10 anni ed essere economicamente indipendenti i per i restanti 70, a meno di non essere un novello Warren Buffett…..Il mondo della finanza e le sue regole richiede competenza, passione e un controllo costante (ho in mente un mio amico che investe in borsa che non stacca lo sguardo dallo schermo). D’altro canto, un pò di educazione finanziaria in più non ci farebbe male; leggevo alcuni dati sconfortanti sulla grande ignoranza che esiste in questo paese in questo campo, a cominciare da quanto poco le persone vanno a guardare il proprio conto corrente. Io sono nata in una famiglia cattolica e ricordo che parlare di soldi era considerato “peccato”. Non è che questo imprinting religioso abbia influito un pò troppo nel nostro modo di agire?
Grazie ancora per il tuo contributo